Tra le sfide di questo sabato pomeriggio, ce ne sono due molto particolari, che, oltre alle normali vicende di campo, tirano in ballo questioni...

Tra le sfide di questo sabato pomeriggio, ce ne sono due molto particolari, che, oltre alle normali vicende di campo, tirano in ballo questioni umane, questioni di amicizie e vite intrecciate. Due storie di amicizia che questo pomeriggio si incroceranno sulle panchine tra serie A e B.

Quattro allenatori, quattro ragazzi che hanno da poco fatto il grande passo dal campo alla linea laterale e che oggi saranno protagonisti di un curioso rendez-vous. Dovendo mettere da parte il passato, per pensare solo al futuro e a tre punti da conquistare.

A Roma, infatti, va in scena Lazio-Pescara, che significa anche Massimo Oddo contro Simone Inzaghi. Vale a dire la sfida tra due vecchi compagni di squadra, la sfida tra uno che della Lazio è anche stato il capitano, (Oddo) proprio quando Simone Inzaghi gonfiava la rete per la squadra biancoceleste. Una partita tra amici all’interno di quella che non è esattamente una partita tranquilla, almeno a livello di rivalità: é cosa nota che tra Pescara e Lazio, per le rispettive tifoserie, non corra esattamente buon sangue.

Io non sono un tipo troppo emotivo, però la storia non si può dimenticare. Sono stato il capitano della Lazio, lì ho passato cinque anni indimenticabili, inevitabile che ci sia un legame, quindi per me non può essere una partita come tutte le altre.

Massimo Oddo

E se per Oddo è un ritorno speciale, il padrone di casa sarà Simone Inzaghi, uno che quest’anno sulla panchina della Lazio ci è finito quasi per caso, solo dopo la curiosa e intricata vicenda Bielsa, ma che ora sta facendo vedere idee interessanti e personalità mica da ridere.

Saluterò con piacere Massimo, è un amico di tante avventure, abbiamo giocato insieme, lo stimo, c’è un bellissimo rapporto. L’ho incontrato una volta in amichevole e l’ho battuto, speriamo sia così anche domani. Non è stata una sorpresa Massimo, si vedeva che poteva fare l’allenatore.

Simone Inzaghi

Qualche ora prima, però, qualche chilometro più in là di Roma, andrà in scena un’altra sfida dai contorni simili. Una sfida tra due ex compagni di squadra e amici, divisi oggi da un’area tecnica tratteggiata con il gesso. A Empoli, sul neutro del Castellani, si affronteranno il Pisa di Rino Gattuso e il Brescia di Cristian Brocchi.

Due amici, due storie opposte. Ringhio si è conquistato la serie B dall’inferno della Lega Pro, e l’ha difesa con i denti in una pazza estate fatta di vicende societarie e giudiziarie, fino a riprendersela di prepotenza. Brocchi invece, dopo essersi ritrovato direttamente sulla panchina del Milan, è ripartito dalla serie B, dal Brescia. Oggi Rino e Cristian, che al Milan erano compagni di stanza (spesso in tripla con l’altro Christian, con l’acca, Abbiati) si saluteranno e poi prenderanno anche loro direzioni diverse.

Se qualcuno aveva bisogno di un rimprovero, ci pensava Rino. Mica si faceva problemi: lui è il personaggio che vedete in tv, schietto, sanguigno, diretto.

Cristian Brocchi

La serie B è un campionato complicato. Brescia e Pisa sono divise da un solo punto in classifica, e sconti non se ne fanno a nessuno, nemmeno agli amici. A fine anno tutti i punti peseranno. Una stretta di mano, un abbraccio, qualche risata. Poi, in fondo, nemici come prima.

Io voglio solo che nelle sale di Milanello ci sia una mia foto con una coppa in mano, tu invece vuoi vincerla per indossare quella caspita di maglietta, Brocchi si nasce, campioni si diventa…

Gennaro Gattuso

Valerio Nicastro
twitter: @valerionicastro