E’ un demone che ha consumato le nostre esistenze e ci ha fatto tirare così tante ingiurie al cielo che, ogni tanto, abbiamo pensato...

E’ un demone che ha consumato le nostre esistenze e ci ha fatto tirare così tante ingiurie al cielo che, ogni tanto, abbiamo pensato di mollare tutto e darci al teatro e alle arti visive.

Stiamo parlando, ovviamente, del Fantacalcio, la bestia che avvelena le nostre stagioni calcistiche, che ci fa litigare con amici, mogli, fidanzate, estranei, divinità. Quel maledetto gioco che avvelena le nostre domeniche e ci fa seguire il calcio con occhi diversi. Quel passatempo che ci fa diventare direttori sportivi e allenatori, ma che soprattutto ci fa smadonnare tantissimo perchè quasi mai le cose vanno come vorremmo noi.

Quel maledetto gioco al quale non smetteremo mai di giocare, perchè, sotto sotto, gli vogliamo bene e senza di lui le cose sarebbero diverse. Abbiamo provato a raccogliere le 10 cose del Fantacalcio che più ci fanno smadonnare.

1. I personaggi che ti fanno perdere la pazienza durante l’asta

Il fantacalcio non è ancora cominciato e tu sei già sull’orlo dell’esplosione. Di chi è la colpa? Ma è ovvio, del personaggio che ti fa perdere la pazienza durante l’asta. Rilancia tutti i giocatori che vuoi acquistare, solo per darti fastidio, oppure semplicemente perchè, non conoscendo nessuno, confida nel fatto che se quel giocatore lo vuoi tu, grande esperto di pallone, allora è un colpaccio.

Come ci si può tutelare da questo soggetto? Succede raramente, ma la soddisfazione è enorme: fargli prendere Zukanovic a 50 è una gran bella cosa, e te la ridi sotto i baffi. Se il Dio dei fantagiochi è particolarmente burlone, però, Zukanovic quell’anno farà 15 gol con la media voto del 7,98.

2. Gli incauti acquisti

L’estate passata a studiare tabelle,  guardare video su Youtube, tradurre oscuri trafiletti su quotidiani scandinavi darà i suoi frutti, ne sei certo. Quest’anno all’asta non avrai rivali, costruirai un’armata invincibile spendendo pochi soldi e scovando i crac potenziali, e potrai risparmiare tutto per investire sui grandi campioni che svolteranno la tua stagione.

Non sarà una vittoria, sarà un trionfo della tua sagacia e della tua preparazione. Makienok l’hai preso a 1 nell’indifferenza. Caio Rangel lo hai studiato per tutto luglio su Youtube, spaccherà deretani, vale la pena rischiare 5 fantamilioni per lui. Paolo Fox non può sbagliarsi, in porta è l’anno di Rafael Cabral, che chiuderà la saracinesca.

Tutti i soldi risparmiati li butti su Fernando Torres, in Italia meno di 25 gol non può proprio evitare di farli. A novembre solo l’intervento dei tuoi familiari ha evitato la tragedia, il sasso al collo e il tuffo nel Tevere o nel Po, alla Cagnotto, erano cosa praticamente già fatta.

3. Gli infortuni

La mannaia degli infortuni è sempre pronta a calare sulle sorti della tua fantasquadra. Hai costruito un’armata invincibile, studiata nei minimi particolari. E poi, a metà ottobre, devi fare i salti mortali per trovare undici personaggi che stanno in piedi, costretto al 5-4-1 più becero del mondo, con la tua unica speranza di prendere un +3 per il gol che risponde al nome di Levan Mchelidze.

La sorte può influire in modi sempre nuovi: o decide di far rompere un crociato al giocatore che hai pagato a peso d’oro, oppure decide di farsi sentire sistematicamente ogni settimana con piccoli acciacchi e insignificanti contratturine, che però decimano la tua rosa fino al limite dell’impossibile.

In ogni caso, le Madonne che volano sono considerevoli.

4. Le scelte improvvide degli allenatori

E’ venerdi, e come al solito tu sei lì pronto per schierare la tua bella formazione. Scegli gli uomini più in forma, controlli il rendimento stagionale, consulti oroscopi e fai una telefonatina al mago Lello per chiedere agli astri se in difesa è meglio affidarsi a Balzano o a Maksimovic, mandi un messaggio a quel lontano cugino a Palermo per chiedere notizie di Sasà Andelkovic.

E poi, puntualmente, la domenica, le inopinate scelte di formazione degli allenatori di serie A ti fanno salire il crimine a livelli che potevi solo immaginare. Il peggior nemico del fantacalcista? Rafa Benitez e il suo turnover, con una formazione diversa per ogni giorno che Dio manda in terra. Mario Gomez? A riposo, gioca (e segna) in Europa League.

Perotti contro il Parma potrebbe fare 8 gol? Si accomoda in panchina, spazio a Lestienne. Le orecchie degli allenatori italiani dovrebbero fischiare parecchio.

5. Quando tu sbagli la formazione

E poi, quando il cielo non ci mette lo zampino, ci pensi tu. I calendari di anticipi e posticipi non aiutano, dal momento che a volte sei costretto a fare formazioni il venerdi per partite che si giocano il lunedi, trovandoti con gente che, in quei due giorni, ha perso il posto in squadra oppure è stata mandata a raccogliere frutta e ortaggi

Ma poche cose ti fanno smadonnare come lasciare in panca una doppietta, oppure scegliere il portiere sbagliato, con quello che hai messo titolare che prende 5 pere in casa dell’ultima in classifica, e quello panchinato che si scopre improvvisamente l’erede naturale di Dino Zoff e fa la prestazione della vita.

Ovviamente, quando la settimana successiva invertirai le tue scelte, quell’attaccante di cui sopra sbaglierà tutto quello che può sbagliare, e il portiere che la settimana prima era una saracinesca, nel frattempo sarà tornato il colabrodo di sempre.

6. Il rigore sbagliato

Ogni giocatore di fantalcio lo sa. E’ un momento terribile. Carmine Russo di Nola (sempre sia lodato) ha appena fischiato un calcio di rigore. E dopo le polemiche di rito, le 7 ammonizioni per proteste, i 15 giocatori tenuti a forza lontano dall’area di rigore al momento della battuta, il portiere richiamato per essersi appeso a testa in giù alla traversa, è tutto pronto.

Lui, il tuo rigorista, è lì sul dischetto. Quel pallone, sul 5-0 di una partita già finita, con gli spettatori che stanno andando a prendere le automobili, per te vale più della tua stessa vita. Da quel +3 o da quel -3 dipendono le sorti della tua settimana. Magari di fronte ha anche il portiere del tuo avversario. Inizi a pregare che segni, poi ti ammorbidisci e, un attimo prima della rincorsa, saresti anche disposto ad accettare che lo tiri alto, se proprio lo deve sbagliare.

Ovviamente il rigore lo sbaglia, e, oltre al malus, ti devi beccare anche il bonus al portiere avversario. Situazioni di questo tipo fanno passare la voglia di vivere per almeno un paio di settimane.

7. I pagellisti ubriachi

Domenica sera, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi. E’ stato un trionfo, tu aspettavi con ansia l’ultimo dei tuoi uomini a scendere in campo, quello che, ipotesi alla mano, avrebbe dovuto decidere le sorti della contesa. Lazio-Fiorentina è finita 1-0, e il tuo Felipe Anderson non ha segnato, ma ha fatto una gran partita.

Hai avuto occhi solo per lui, ha dominato la partita in lungo e in largo, ogni tocco una sinfonia. Vai a letto con il sorriso sulle labbra e la certezza che almeno un 7 lo porterà a casa. L’indomani ti alzi, vai al bar e, tutto tronfio, mentre sorseggi il tuo cappuccino, apri le pagine del tuo quotidiano sportivo di fiducia.

FELIPE ANDERSON 5: Impalpabile, evanescente. Un fantasma si sarebbe fatto notare di più, bocciato. Cornetto di traverso, cappuccino in terra, settimana irrimediabilmente rovinata.

8. Le sculate degli avversari

Chi gioca al Fantacalcio vive una sorta di perenne sindrome di accerchiamento: il fantagiocatore medio, infatti, è convinto che la fortuna aiuti sempre il proprio avversario, magari dimenticandosi di quella volta in cui il Signore gli regalò una doppietta di Hertaux dalla panchina.

In ogni caso, quando succede che l’avversario becchi il colpo di fortuna, non esiste ricorso alla statistica o alle leggi della probabilità che possa tranquillizzare la vittima. Chi vi scrive ha visto vacillare il proprio amore per il calcio il giorno in cui prese contro la prima (e ultima) doppietta di Sandrone Nesta.

Una volta ritrovata la fiducia nel fantacalcio, venne poi ripagato, a solo titolo esemplificativo, con una tripletta di Ekdal, ovviamente da subentrato. Secondo subentrato. Restate calmi voi, se potete.

9. I conflitti di interesse

Ammettetelo: da quanto tempo non vi godete una partita della vostra squadra del cuore in santa pace? Chi vive di Fantacalcio ha sempre il cuore diviso a metà. La tua squadra ha appena segnato, e tu non sai cosa fare. Esulti perchè quel gol vi proietta verso la zona Champions o perdi le staffe perchè quel gol è anche il gol di un giocatore in mano a un tuo avversario?

Questa situazione è la peggiore di tutte, anche e soprattutto perchè chi la osserva da fuori potrebbe dubitare del vostro equilibrio mentale. Provare a spiegare a qualcuno questo conflitto di interesse latente che dilania il cuore del fantallenatore è difficile.

Chi non lo ha provato, non può sapere cosa significhi, per cui continuiamo ad andare avanti così, sperando di non venire presi per pazzi.

10. Perdere per mezzo punto

Il numero più odiato dagli italiani? 65.5. C’è bisogno di ulteriori spiegazioni? NO. LEVATEVI DI TORNO, SPARITE, EMIGRATE.