Scandalo in Messico: le 5 regole per truccare le partite
News Settembre 25, 2015 delinquentidelpallone
Da qualche giorno in Messico è scoppiato un grosso scandalo legato ad alcune partite truccate nel mondo del calcio, con un ex arbitro (Erim Ramirez) che è uscito allo scoperto e ha denunciato diversi episodi di corruzione e partite aggiustate, anche nella Liga MX messicana.
Ramirez ha arbitrato nel massimo campionato messicano dal 2003 al 2015, e in questi giorni ha rivelato, in diverse interviste, che la corruzione nel calcio messicano esiste e influenza il campionato.
“A poco a poco i tifosi si renderanno conto che questa non è altro che una soap-opera, che tutto è già stato scritto a tavolino. C’è gente che pesa molto nel calcio.” Queste le parole più pesanti dell’ex fischietto, che poi ha addirittura reso noto una sorta di vademecum per tornare le partite, cinque “regole” che venivano usate per truccare le partite nella maniera più invisibile possibile.
- Favorire una squadra in tutti gli aspetti del gioco, dai falli lontano dalla porta fino alle rimesse laterali.
- Prima di entrare in campo, la terna arbitrale si mette d’accordo per tenere d’occhio uno o due giocatori in particolare, quelli considerati più pericolosi.
- Nei primi minuti di gioco, l’arbitro ammonisce quanti più giocatori possibili di una sola squadra.
- Se l’arbitro sbaglia contro una big, viene punito dalla Commissione arbitrale, se sbaglia contro una piccola la passa liscia.
- L’arbitro dialoga e discute solo con i giocatori di una squadra, riservando invece il cartellino giallo ogni qual volta quelli dell’altra squadra intendono ricevere chiarimenti.
Insomma, una bella lista di cose da fare che farebbero perdere la pazienza a chiunque, in campo, e che quindi aiuterebbero a indirizzare nel modo voluto una partita. La denuncia di Ramirez ha fatto scoppiare un putiferio in Messico e ora si attendono novità o azioni giudiziarie.