Personal Jesus
Sudameriscout Giugno 1, 2016 delinquentidelpallone
Nella culla del futebol bailado, il Calcio, il Carnevale e la Religione, non necessariamente in quest’ordine di importanza, formano la Santissima Trinità della cultura popolare brasiliana. Il filo che lega il sacro al profano e il calcio alla religione è sottilissimo. Per averne conferma, basta varcare i cancelli dell’Allianz Parque di São Paulo dove – tra musica, suoni e colori – è facile imbattersi in questo coro:
“Glória, glória, aleluia… É Gabriel Jesus!”
No, non siamo né ad un raduno spirituale né ad una funzione religiosa all’aperto. Sono semplicemente i 43.713 spettatori del meraviglioso Palestra Italia – nome ereditato dal vecchio impianto che ospitava le gare casalinghe del Palmeiras – che osannano il loro nuovo idolo.
Lui, come avrete capito, è Gabriel Fernando de Jesus, diciannove anni compiuti da poco più di un mese, attaccante che negli ultimi tempi è stato accostato alla Juventus.
Nativo di São Paulo, cresce calcisticamente nel Associação Atlética Anhanguera, piccolo club amatoriale della capitale Paulista con il quale si mette in luce nella Copa São Paulo. Ed è proprio qui che, appena quattordicenne, viene adocchiato dagli scout del Palmeiras che, dopo una breve trattativa, lo mettono sotto contratto.
Fondato il 26 agosto del 1914, il Palmeiras è il Club della comunità italiana di São Paulo. Il suo nome venne cambiato nel 1942 dopo l’entrata in guerra del Brasile contro le Potenze dell’Asse. Fu l’allora presidente Getúlio Vargas ad imporre che nessuna entità sportiva del Paese potesse associare il proprio nome a quello delle Forze Armate Nemiche. Da quel giorno Palestra Italia divenne Sociedade Esportiva Palmeiras, nome rimasto immutato fino ai giorni nostri.
Ma torniamo a noi ripercorrendo le orme di questo giovane talento che ha fatto innamorare migliaia di tifosi brasiliani.
I primi acuti del Fenomeno – come lo chiamano i compagni di squadra – si possono udire nel Paulistao-U17 del 2014. Ma più che acuti, le sue, sono sembrate delle marce trionfali. Infatti, con 37 reti in 22 partite disputate (si, avete letto bene) sbaraglia letteralmente le difese avversarie. É così superiore rispetto ai suoi avversari da risultare quasi immarcabile. Se ne accorge anche il tecnico Oswaldo de Oliveira che, spesso e volentieri, lo fa allenare con la prima squadra.
A Gennaio 2015 altro Show per i sempre numerosi spettatori della Copa São Paulo-U20. Tra gol e giocate d’alta scuola, fa in tempo a vincere l’ennesimo titolo di capocannoniere. É il preludio all’esordio tra i grandi che avverrà qualche mese più tardi nel rocambolesco pareggio interno contro l’Atletico Mineiro.
Tatticamente è una seconda punta che ama svariare su tutto il fronte offensivo ed estendere il suo raggio d’azione sugli esterni. Infatti sia con il proprio club che con la Under-20 parte spesso da destra o sinistra (non fa differenza) in un 4-2-3-1.
Grande mobilità con la sfera praticamente incollata al piede alla quale associa velocità di pensiero e di esecuzione. Micidiale nel dribbling, ha facilità di corsa, tecnica ed una buona progressione palla al piede.
In più, vede bene la porta da qualsiasi angolazione, usando con disinvoltura entrambi i piedi. Il destro, suo piede di riferimento, risulta non fortissimo ma di rara precisione.
Da Maggio 2015 è entrato a far parte della Seleção-U20 con cui ha partecipato al Mondiale ospitato per l’occasione dalla Nuova Zelanda. Con la 10 sulle spalle, 6 partite ed 1 gol (nel pirotecnico 4 a 2 contro la Nigeria) in un Torneo che, se non si fosse messa la Serbia di mezzo, sarebbe stato perfetto.
LA SCHEDA
Nome: Gabriel Fernando
Cognome: de Jesus
Soprannome: Fenômeno, Borel
Data di nascita: 3 aprile 1997
Luogo di nascita: São Paulo/SP
Nazionalità: Brasile
Posizione: Attaccante
Altezza: 175 Cm
Peso: 73 Kg
Piede: Destro
Club: Sociedade Esportiva Palmeiras
Numero: 33
Presenze: 59
Gol: 18
Debutto: 9 maggio 2015 (Palmeiras – Atletico Mineiro 2-2)
Nazionale: Brasile-U20
Valore di Mercato: 10 Mln€
A cura di Giuseppe Marzano, autore del blog SudameriScout “viaggio alla scoperta dei talenti più interessanti del Sud America”
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