Nel 2006 il Valencia era nel pieno del suo splendore calcistico.
Solo due anni prima aveva portato a casa una storica doppietta: la vittoria della Liga, il sesto titolo di campioni di Spagna, e la prima Coppa UEFA della sua storia, conquistata nella finale contro l’Olympique Marsiglia.
Il club aveva così deciso di fare un salto in avanti, con grande lungimiranza. Solo in pochi, infatti, all’epoca, avevano capito a pieno l’importanza di avere uno stadio di proprietà moderno, funzionale, e che potesse far sentire a casa i tifosi.
Così, nel novembre del 2006 l’ex presidente del Valencia Juan Soler presentò l’ambiziosissimo progetto dello stadio che avrebbe dovuto sostituire la storica casa della squadra, il Nou Mestalla.
Il progetto è affascinante, moderno, entusiasmante.
Un impianto colossale, da 75.000 posti, per fare spazio ai tanti innamorati del Valencia e per proiettare definitivamente il club nel futuro. E, in effetti, pensando a quello che sarebbe successo negli anni a venire, vedere le immagini del progetto del Nou Mestalla fa capire quanto innovativa fosse l’idea del Valencia ai tempi.
Dopo pochi anni, però, qualcosa va storto.
Il Valencia, dopo i successi sul campo, conosce una rapida crisi finanziaria, che dissangua le casse del club, che si riempiono di debiti. A salvare il Valencia ci pensano i suoi campioni, venduti uno dopo l’altro per ripianare i buchi di bilancio.
I lavori del Nou Mestalla partono nell’agosto del 2007, ma si fermano nel febbraio del 2009: non ci sono più fondi per andare avanti, il mercato immobiliare spagnolo vive poi un’ulteriore crisi che aggrava la situazione. I lucchetti e le catene sbarrano il cantiere del Nou Mestalla, che rimane uno scheletro di cemento, un’affascinante incompiuta.
L’apertura dello stadio era originariamente prevista per l’autunno del 2009, per dare una nuova casa al Valencia nella stagione 2009-10, ma da quel momento in poi nessuno ha più lavorato a quel gigante di cemento.
Ancora oggi si può ammirare questo stadio fantasma, imponente e un po’ ingombrante.
Più volte il progetto ha poi subito revisioni e modifiche, nella speranza di trovare i fondi per arrivare al completamento della struttura. Una soluzione, in effetti, va trovata, e pure in fretta.
È stato infatti calcolato che, allo stato attuale, se i lavori non dovessero riprendere entro il 2022, la struttura si deteriorerebbe e andrebbe addirittura buttata giù.
A quanto pare, però, un accordo potrebbe arrivare a breve, visto che il Valencia ha commissionato uno studio per rifinanziare il progetto, che ora prevede uno stadio da massimo 60.000 posti e una spesa che potrebbe aggirarsi intorno ai 100 milioni di euro.
E forse, finalmente, il Valencia avrà una nuova casa.