

Le 10 verità dello street football
BlogTop List Maggio 13, 2016 delinquentidelpallone

Tutti noi siamo cresciuti – i più fortunati, almeno– tirando calci ad un pallone per strada, con i nostri amici più cari, quelli più veri. E’ così che siamo cresciuti, è per questo che oggi, forse, amiamo il calcio così tanto. Perchè ci ricorda quel calcio che giocavamo per strada, quel calcio vero e genuino che in fondo è l’anima di questo sport.
Oggi abbiamo deciso di riportare alla vostra mente questi ricordi. Oggi abbiamo deciso di dirvi tutto quello che per noi significava (e per i più fortunati significa ancora) giocare a calcio con gli amici, sull’asfalto, sulla terra, su un prato spelacchiato.
1. Presentarsi sempre in orario, preferibilmente in anticipo, mai in ritardo
Arrivare per ultimi all’appuntamento è da evitare. Perchè una delle prime leggi sancite dai comandamenti dello street football è che chi prima arriva meglio alloggia. E, a meno che non abbiate il sangue del portiere che scorre fluente tra le vostre vene, se volete giocare in mezzo al campo e fare sfoggio di abilità, conviene arrivare in perfetto orario.
2. Il pallone è il bene più prezioso
Per gli stessi identici motivi sopra descritti, possedere un pallone (se di cuoio, magari fedele riproduzione di uno dei palloni dei grandi eventi tipo Mondiali o Europei) è una grandissima ricchezza. Autorizza a scegliere la composizione delle squadre e assicura la propria partecipazione alla bagarre fino a quando ne abbiamo voglia. Per cui, dotatevi di pallone e il futuro vi sorriderà.
3. L’autorità è un concetto relativo
Niente arbitri, niente guardalinee, niente giudici di porta. Lo street football aiuta a prendersi responsabilità.
4. Il tempo è un concetto ancora più relativo
Scendere a giocare in strada alle 3 del pomeriggio, e ritrovarsi, in un battito di ciglia, con l’oscurità che ha preso il posto della luce. Quando fai quello che ami, d’altronde, il tempo vola. E tu che hai passato un’infinità di quei pomeriggi in strada, lo sai bene. L’orologio conviene non portarlo proprio.
5. Il rispetto si guadagna sul campo
Non ci sono favoritismi, allenatori da conquistare, presidenti da accontentare, tifosi che mugugnano. E’ sempre e soltanto il campo a parlare. Ed è sempre e soltanto sul campo che ci si guadagna il rispetto dei propri compagni, ma anche quello degli avversari.
6. L’automobile è il peggior nemico del giocatore di street football
Le due peggiori esperienze del calcio di strada coinvolgono le automobili. Una macchina che passa in mezzo al gruppo, costringendo tutti a spostarsi e a mettere in scena una gazzarra epica per ristabilire le posizioni in campo, oppure il pallone che si incastra sotto l’automobile parcheggiata. Due scenari da incubo.
7. Non ci sono limiti alla fantasia
Quando giochi per strada, puoi fare di tutto. Non è detto che si debba giocare in cinque contro cinque, in sei contro sei, in sette contro sette. Le formazioni possono variare, le regole pure. Tedesca, battimuro, all’americana. L’unico limite è la fantasia.
8. Ogni partita ha la sua storia
Non ci sono classifiche, non ci sono calendari. Ogni partita ha la sua storia, ogni partita va vinta senza se e senza ma. E’ anche questo il bello di giocare per strada. E’ anche questa la magia.
9. La paura non esiste
La paura di sporcare la propria maglia, la paura di sbucciarsi le ginocchia, la paura di rischiare la giocata. Paure che nello street football non hanno senso di esistere.
10. L’ultimo gol è sempre il più importante
Non importa nulla di tutto quello che è successo prima. Semplicemente cancellato, dimenticato, annientato. Perchè in fondo, l’inno più bello del calcio di strada è sempre quello che si sente quando tutti sono distrutti, quando il sole è andato via ed è ormai tempo di andare a casa. “Chi fa questo vince.”
Prossimi appuntamenti con la Tango League:
16 maggio – Ultimo Match Day all’Istituto Zaccaria in via della Commenda
20 maggio – La finale al PlayMore di via Moscova
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