Non tutti i calciatori sono insensibili e bamboccioni, tutt’altro. Anzi, la storia venuta fuori negli ultimi giorni  riguardo Mathieu Flamini dimostra tutto il contrario. Il...

Non tutti i calciatori sono insensibili e bamboccioni, tutt’altro. Anzi, la storia venuta fuori negli ultimi giorni  riguardo Mathieu Flamini dimostra tutto il contrario.

Il centrocampista francese, infatti, ha rivelato da poco di aver messo in piedi, insieme ad un amico, ai tempi del Milan, un’azienda di fonti energetiche pulite, azienda tenuta gelosamente segreta per lungo tempo e che oggi, che è diventata piuttosto importante (e redditizia), Flamini ha deciso di rendere pubblica.

Flamini, durante la sua avventura milanese, aveva conosciuto Pasquale Granata, tifosissimo del Milan, ed era rimasto affascinato da alcuni suoi progetti. Con un discreto investimento iniziale, Flamini e Granata hanno messo in piedi un’azienda che aveva l’obiettivo di trovare fonti energetiche pulite e alternative al petrolio. E ci sono riusciti: oggi la GFBiochemicals Italy spa è una delle aziende più forti nel settore dell’energia pulita: diverse scoperte importanti, brevetti rivoluzionari e un futuro ancora tutto da scrivere.

Nelle nostre discussioni milanesi emergeva forte il desiderio di contribuire in qualche modo ad affrontare il problema del riscaldamento della Terra” ha dichiarato Flamini, intervistato dal Corriere della Sera. E, a quanto pare, la cosa è andata piuttosto bene, anche dal punto di vista economico. Ma non solo: Mathieu Flamini ha forse dimostrato anche che non tutti i calciatori sono frivoli, mondani e irresponsabili.

Il centrocampista oggi in forza all’Arsenal aveva tenuto tutto nascosto (per riservatezza e per evitare di interferire troppo con la sua carriera) fino a qualche giorno fa, quando ha rivelato tutto alla stampa.

“Ho voluto dimostrare che puoi essere un calciatore di alto livello, innamorato dello sport, e che comunque puoi sviluppare progetti come questo, socialmente utili. I calciatori hanno spesso un’immagine negativa ma non è giusto generalizzare. Qualcuno di noi si sforza di dare un’immagine diversa”.

Insomma, mica male Flamini.