Certe volte, nel calcio, è semplicemente questione di ascoltare un richiamo del cuore.
Klaas-Jan Huntelaar il richiamo del suo cuore lo aveva già ascoltato una volta, qualche anno fa, quando, terminata l’avventura con la maglia dello Schalke 04, in cui si era tolto più di qualche soddisfazione, aveva deciso di tornare nel club che lo aveva lanciato nel grande calcio internazionale, l’Ajax.
Quattro anni in Olanda, dal 2017 in poi, per tornare a vincere il campionato nel 2019 e per fare da chioccia ai ragazzi che crescevano con la maglia dei Lancieri.
A 37 anni, in pochi pensavano che il Cacciatore avrebbe finito la sua carriera lontano dall’Olanda, lontano da Amsterdam.
E, invece, Klaas-Jan ha deciso di dedicarsi a un’ultima missione. Forse disperata, probabilmente impossibile. Ma sicuramente una missione che ha a che fare con le questioni di cuore.
Lo Schalke 04 ha infatti annunciato ufficialmente il ritorno di Huntelaar in Germania, a 4 anni di distanza da quello che sembrava un addio definitivo. Ma, d’altronde, per provare a rimettere in carreggiata una squadra che sembra avere il destino segnato, non rimaneva che cercare di appellarsi alla magia, al destino, al fato. Scegliete voi la parola giusta.
La squadra di Gelsenkirchen si trova malinconicamente all’ultimo posto della classifica della Bundesliga, con 5 punti da recuperare sul terzultimo posto, quello che vale almeno lo spareggio. Le difficoltà economiche del club stanno rendendo le cose molto complicate, la retrocessione sarebbe forse l’ultima mazzata.
Ed ecco, allora, l’idea di affidarsi a Klaas-Jan Huntelaar. A 37 anni non sarà certo il giocatore che tanto ha dato alla maglia nella sua carriera, ma il tentativo andava fatto. Almeno per stuzzicare il Dio del Pallone, per cercare di lanciargli un segnale.
Sarà una missione disperata, impossibile, folle. Ma tentarla con uno come il Cacciatore dalla tua parte è sicuramente tutt’altra cosa.