La carriera di Freddy Adu ha raggiunto il suo punto più basso, forse
News Febbraio 9, 2017 delinquentidelpallone
Impossibile non ricordarsi di lui: Freddy Adu, il calciatore statunitense classe 1989 che, a metà degli anni 2000, era considerato da tutti gli addetti ai lavori come il futuro del calcio. Provini entusiasmanti, articoli di giornale che lo dipingevano come il nuovo fenomeno, interviste sulle maggiori televisioni, contratti di sponsorizzazione con marchi di abbigliamento e poi, soprattutto, la benedizione di Pelé, che posò con lui per delle foto e diede la sua approvazione.
Ecco, poi, da un certo punto in poi, la carriera di Freddy Adu ha cominciato ad andare semplicemente a rotoli. Il ragazzino non è mai esploso, e le aspettative non sono mai state mantenute. Prima gli esordi in MLS, poi, il tentativo di sbarcare in Europa, il fallimento al Benfica e l’inizio di un tour piuttosto pittoresco, tra Francia, Grecia, Serbia, Finlandia, e chi più ne ha più ne metta.
Recentemente, Freddy Adu era ritornato negli Stati Uniti. Con l’esplosione del soccer, e la nuova vita della MLS, sembrava che per lui potesse esserci un nuovo spazio nel calcio di casa. Però, Freddy e dovuto ripartire dall’altra lega statunitense, quella meno famosa, la NASL, con la maglia dei Tampa Bay Rowdies.
Ma anche qui le cose non sono andate benissimo.
Poco tempo fa, Freddy, a 27 anni ancora a caccia della sua occasione, ci ha riprovato: l’occasione è stata un provino con i Portland Timbers della MLS. Provino che, però, non è andato bene. Per l’eterno incompiuto Adu, non c’è posto.
Caleb Porter, ex allenatore dell’under 23 degli USA, e oggi nello staff proprio dei Timbers, ha annunciato ieri che Freddy Adu non si sta più allenando con i Timbers: “Freddy non si allena più con noi. Ha avuto due settimane, e noi siamo stati diretti e onesti con lui. Più di ogni altra cosa, guardando alla profondità della nostra rosa, per lui non c’è proprio posto“.
Insomma, l’ennesimo fallimento per questo ragazzo che, purtroppo, non ha mantenuto le aspettative. E’ il punto più basso della carriera di Freddy? Probabilmente sì, anche perché il tempo ormai comincia a scarseggiare. Ma noi, forse, ci vogliamo ancora credere.