Il pagellone di Euro 2020 squadra per squadra Il pagellone di Euro 2020 squadra per squadra
L’Europeo è finito ieri sera, i nostri festeggiamenti, probabilmente, dureranno ancora per parecchio tempo. Come sempre, alla fine di una manifestazione del genere, è... Il pagellone di Euro 2020 squadra per squadra

L’Europeo è finito ieri sera, i nostri festeggiamenti, probabilmente, dureranno ancora per parecchio tempo.

Come sempre, alla fine di una manifestazione del genere, è il momento di fare qualche bilancio e dare un po’ di voti. Oggi, con ancora nelle orecchie il rumore delle trombette e dei clacson suonati fino a tarda notte, cominciamo con il pagellone, squadra per squadra, di tutte le partecipanti a questi Europei.

Eliminate ai gironi:

Finlandia 6

Una di quelle squadre che probabilmente più di così non poteva fare: trova i primi 3 punti nel giorno più buio di tutti gli Europei, poi non riesce a sfangare l’altro punticino che gli avrebbe consentito di passare tra le migliori terze. Tutto sommato, una partecipazione onorevole. Peccato non si sia visto più di tanto bomber Pukki, però.

Macedonia del Nord 6

Partiamo dal presupposto che per loro già essere qui era un gran successo. Gli 0 punti in classifica non rispecchiano un Europeo giocato a testa alta, in cui hanno tenuto testa all’Austria fino a 10 minuti dalla fine e in cui hanno dato fastidio comunque anche all’Ucraina. Il gol di Goranuccio Pandev e la standing ovation contro l’Olanda valgono tutta questa storica partecipazione agli Europei.

Polonia 4

Da Lewandowski e compagni ci si aspettava molto di più, con un girone messo già in salita dopo la sconfitta contro la Slovacchia. La partita contro la Svezia è stata una vera e propria disfatta, e forse più di qualcuno si sarà pentito di aver chiamato Paulo Sousa sulla panchina della nazionale. Unica soddisfazione del torneo, le randellate di Krychowiak.

Russia 4

Ci dispiace dare un voto così basso alla squadra del Gigante Dzyuba, ma ne siamo proprio costretti. In un girone complicato ma alla portata, la Russia fallisce l’appuntamento con il passaggio del turno e rovina tutto con la pesante sconfitta con la Danimarca, compromettendosi la possibilità di passare come una delle migliori terze, e finendo addirittura quarta nel girone.

Scozia 5,5

Davvero ammirevole l’atteggiamento degli scozzesi, che si sono presentati a questi Europei come se il pallone fosse un inutile orpello e lo 0-0 l’unico risultato onorevole da difendere. Fa malissimo la sconfitta all’esordio contro la Repubblica Ceca, partita che poteva svoltare il torneo, parzialmente riscattata dallo storico 0-0 contro i rivali storici dell’Inghilterra. Danno fastidio fino all’ultimo alla Croazia, ma alla fine vanno a casa anche loro, peccato. Nota di merito per essere poi stati tra le nazioni che hanno fatto il tifo per l’Italia, in finale, con maggiore entusiasmo. In maniera totalmente disinteressata, certo.

Slovacchia 5,5

Dopo il colpaccio contro la Polonia, la prospettiva di passare il turno era piuttosto concreta, ma la Slovacchia decide di mandare tutto a gambe all’aria perdendo contro la Svezia e finendo così per doversi giocare tutto all’ultima partita con la Spagna. Lì le cose non stavano nemmeno andando malaccio, fino al momento in cui il portiere Dubravka ha deciso di segnarsi l’autogol più bello di questi Europei e forse pure degli ultimi 25 anni di calcio. Da quel momento la differenza reti è affondata e con essa la possibilità di passare come migliore terza.

Turchia 3,5

In molti pensavano che la Turchia potesse essere una delle sorprese degli Europei, una delle outsider che potesse dare fastidio anche alle big. In sostanza il loro Europeo è finito nel momento in cui Demiral si è messo in porta il pallone del vantaggio dell’Italia nel match inaugurale. Da lì in poi praticamente non ne hanno azzeccata più una, con i giocatori chiave spariti e un Europeo concluso con zero punti, 1 gol segnato e 8 subiti. Menzione d’onore per il loro unico schema: il lancione lungo per la capoccia di Burak Yilmaz.

Ungheria 6,5

Inserite nel girone più complicato dell’Europeo, gli ungheresi di Marco Rossi hanno dato filo da torcere alle 3 big, portandosi a casa due punti contro Francia e Germania, e rischiando il colpaccio all’ultima giornata contro i tedeschi. Squadra solida e di quelle che ti fanno tirare giù il cielo quando ci giochi contro, la coppia d’attacco Sallai-Szalai è stata una delle più eufoniche dell’Europeo. Comunque, alla fine, hanno giocato solo una partita in meno di Francia, Germania e Portogallo, eh.

Eliminate agli ottavi:

Austria 7

Ci hanno fatto passare un brutto quarto d’ora: se siamo qui a festeggiare il trofeo, è anche perché il VAR ci ha salvato due volte contro Arnautovic e soci, chissà come sarebbe andata a finire diversamente. Hanno passato un girone da secondi, e poi ci hanno fatto soffrire parecchio nell’ottavo di finale. La cosa che più rimarrà dell’Europeo dell’Austria, però, sarà la filastrocca Hintereggaulmaschlagalaimabaungattnaalabazabiza.

Croazia 5,5

Dalla Croazia, probabilmente, ci saremmo aspettati qualcosa in più, anche se è evidente che la generazione dorata è ormai a fine ciclo, e il ricambio generazionale farà un po’ di fatica. Girone abbastanza deludente, passato solo grazie alla vittoria sulla Scozia, mentre ci hanno fatto divertire un po’ di più nel folle match degli ottavi di finale con la Spagna. Fosse entrato prima in campo Orsic, che in quella mezz’ora ha giocato da Pallone d’Oro, forse staremmo raccontando un’altra storia.

Francia 4

Allora, dovessimo dare il voto in base ai sentimenti che proviamo e abbiamo provato dopo la loro eliminazione, dovremmo dargli un bel 12. Invece, analizzando la situazione a livello puramente oggettivo, la squadra di Deschamps si candida al ruolo di delusione più grande degli Europei. Alla vigilia della manifestazione si pensava che potessero essere i favoriti principali per la vittoria, seguiti a ruota dalle riserve della Francia e dai calciatori non convocati della Francia. E invece ci hanno fatto gentilmente il favore di lasciare la competizione dopo due settimane. Merci.

Galles 5,5

Allora, sicuramente il Galles poteva fare qualcosa in più. Di sicuro il girone merita una sufficienza piena, per essere passati comunque come seconda del raggruppamento. L’accoppiamento con la Danimarca sembrava fattibile, ma in realtà Bale e compagni sono usciti dal campo con una sonora batosta senza appello. In ogni caso, siamo grati al Signore di averci dato la possibilità di innamorarci di Kieffer Moore, che ha concluso l’Europeo con più turbanti in testa che tiri in porta.

Germania 4,5

Un po’ meglio della Francia, perché loro almeno sono usciti contro una squadra che poi è arrivata in finale. In sostanza l’Europeo della Germania si è ridotto allo scatto d’orgoglio della vittoria contro il Portogallo, anche se in quel caso più che di vittoria della Germania si dovrebbe parlare di vittoria di Robin Gosens e 10 (anzi 9, contando Neuer) che avevano la maglia del suo stesso colore. Non pervenuti, ma ce ne faremo una ragione.

Olanda 5

Olanda Olanding, non c’è che dire. Un girone di qualificazione giocato come se dovessero arrivare ad alzare la coppa, salvo poi squagliarsi malamente contro la Repubblica Ceca. Loro, almeno, hanno l’attenuante di essere in ricostruzione e di essere tornati a giocare un grande torneo dopo parecchio tempo. Speravano in un epilogo diverso, alla fine sono andati a casa anche loro prima del previsto.

Portogallo 5

C’è da dire che il Portogallo non è stato fortunatissimo con sorteggi e accoppiamenti. Il girone complicato li ha visti finire al terzo posto, nonostante siano stati gli unici a vincere contro l’Ungheria, poi agli ottavi subito il Belgio. Quella contro Lukaku e compagni è stata una partita strana, che forse meritava almeno i supplementari, ma alla fine escono di scena senza acuti. Cristiano Ronaldo, in ogni caso, si prende il titolo di capocannoniere, nel dubbio.

Svezia 6

Ogni santa volta, vedere la Svezia in campo è sempre un piccolo trauma, ripensando a quella disgraziata serata di novembre 2017. Forse adesso, dopo il lieto fine, potremo tornare a vedere in santa pace, come fosse una squadra come tutte le altre, le partite della Svezia. I ragazzotti scandinavi hanno vinto il girone con la Spagna giocando il loro solito calcio tutto arroccamento e ripartenze, poi sono usciti agli ottavi di finale contro un’avversaria forse non insuperabile come l’Ucraina. E vabbè, pazienza, è andata così.

Eliminate ai quarti:

Belgio 5

Dalla squadra prima nel ranking da parecchio tempo ci si aspettava qualcosa in più, e ancora una volta invece la corsa di Lukaku e compagni si è arrestata prima delle partite in cui si decidono davvero le competizioni. Vero, un po’ di sfortuna l’hanno avuta anche loro, visto che sono arrivati a giocarsi la partita con l’Italia senza Hazard e con de Bruyne decisamente fuori condizione. Comunque, anche prima, non erano stati brillantissimi, e nella partita contro di noi ci hanno capito pochissimo. L’unica cosa, speriamo che qualcuno abbia fermato Doku, che credo stia ancora correndo all’interno dello stadio di Monaco di Baviera.

Repubblica Ceca 7

Alzi la mano chi si immaginava una Repubblica Ceca tra le migliori 8 del girone, e senza Nedved, Poborsky, Rosicky o Jan Koller. Il trascinatore assoluto, arrivato a un assist dal titolo di capocannoniere, è stato il redivivo Patrik Schick, che è capitato nei quindici giorni in cui diventa uno dei top 10 al mondo. Patrikkone si è preso sulle spalle la squadra, ha segnato praticamente in tutti i modi, pure da centrocampo. Il quarto di finale con la Danimarca poteva anche portarli a Wembley, ma alla fine va bene così.

Svizzera 7

Voto di assoluta stima per aver fatto fuori la Francia, avessero replicato pure con la Spagna sarebbe stato il massimo, ma alla fine, vista come è andata, ci hanno fatto un favore a mandarci contro le Furie Rosse. Squadra ostica da affrontare, partita con l’intenzione di sfangare tutta la fase a eliminazione diretta dal dischetto, per poco non ci riuscivano. E che gli vuoi dire?

Ucraina 6

Molto strano l’Europeo dell’Ucraina. In pratica, al triplice fischio della loro ultima partita nel girone, erano già sull’aereo, con il comandante che aveva acceso i motori e continuava a ripetere: “che faccio, parto?”. Nei giorni successivi, poi, grazie soprattutto alle valanghe di gol subite dalle altre squadre, si sono ritrovate tra le migliori terze, e pure nella parte comoda di tabellone. Una vittoria di misura ai supplementari con la Svezia, quando tutti gli spettatori neutrali pregustavano i rigori, poi peccato si siano dimenticati di presentarsi a Roma per il quarto di finale.

Eliminate in semifinale:

Spagna 6,5

Un Europeo sulle montagne russe per la Spagna. Una prima fase da dimenticare, poi a un certo punto hanno aperto il rubinetto dei gol segnandone 10 in due partite, poi hanno rischiato con la Svizzera, e infine sono usciti soltanto ai rigori con l’Italia in una partita in cui forse avrebbero anche potuto meritare qualcosa in più. La Spagna non è più quella di Iniesta e compagnia bella, ma la ricostruzione sembra procedere su una strada interessante, con parecchi giovani interessanti. Diciamo che, avessero avuto un Fernando Torres là davanti, avrebbero forse potuto fare anche più strada. Ma va bene così.

Danimarca 9

Intorno alle 18.45 del 12 giugno, i giocatori della Danimarca, e anche noi tutti, avevano in testa tutto tranne che il prosieguo dell’Europeo. Poi, per fortuna, tutto si è risolto per il meglio, abbiamo potuto tirare un sospiro di sollievo per Christian Eriksen, e la Danimarca ha cominciato tutto un altro torneo. Dopo un colpo del genere, non era per niente scontato reagire, e al di là di ogni retorica Kjaer e compagni lo hanno fatto da uomini veri. Chissà come sarebbe andata a finire senza quel rigore generoso in semifinale. Di sicuro, però, se c’è una squadra che può uscire a testa alta da Euro 2020, quella squadra è la Danimarca.

Finalista:

Inghilterra 7

Se l’Europeo fosse finito al gol di Shaw, sarebbe stato l’Europeo perfetto.

Purtroppo per loro, l’Europeo non è finito al gol di Shaw.

CAMPIONE D’EUROPA

Italia MA SECONDO VOI DOBBIAMO ANCHE DARE UN VOTO MA FACCIAMO LE PERSONE SERIE DAI

Abbiamo vinto. Punto.