I 5 momenti che hanno cambiato la storia dell’Europeo dell’Italia I 5 momenti che hanno cambiato la storia dell’Europeo dell’Italia
Il calcio è un gioco di dettagli, di piccole cose che possono andare in un senso oppure nell’altro e cambiare il corso della storia.... I 5 momenti che hanno cambiato la storia dell’Europeo dell’Italia

Il calcio è un gioco di dettagli, di piccole cose che possono andare in un senso oppure nell’altro e cambiare il corso della storia.

Da ieri sera stiamo festeggiando la vittoria dell’Italia agli Europei, una vittoria arrivata dopo due partite, le ultime, prolungatesi fino ai calci di rigore, e che ci hanno fatto sudare le proverbiali sette camicie.

Abbiamo ripercorso il cammino degli Azzurri dalla prima all’ultima partita, andando a individuare i 5 punti di svolta, i 5 momenti più importanti che, come delle vere e proprie sliding doors, fossero andati diversamente avrebbero potuto cambiare, e non di poco, il finale di questa meravigliosa avventura.

1. L’autogol di Demiral in Italia-Turchia

Partiamo dal principio. È la serata inaugurale, quella che può già indirizzare il girone, quella che, se sbagliata, può mettere tutto il percorso in salita. Dopo il primo tempo l’Italia non riesce a sbloccare la situazione, e qualcuno comincia a pensare che la partita potrebbe anche mettersi male, potrebbe anche già costringerci a fare calcoli vari per superare il primo turno.

Al 53′, però, Merih Demiral interviene goffamente su un pallone messo in mezzo e batte il suo portiere. L’Europeo dell’Italia si è sbloccato, e da quel momento la partita andrà in discesa verso il trionfo, così come tutto il girone.

2. Il gol annullato ad Arnautovic in Italia-Austria

Forse, la paura più grande di tutto il cammino degli Azzurri. Minuto 65 dell’ottavo di finale contro l’Austria, una partita che già si è fatta più complicata di quello che pensavamo, con il punteggio che proprio non vuole saperne di sbloccarsi.

L’Italia sembra già fiaccata dalla fisicità degli austriaci, quando al 65′ una sponda fa arrivare il pallone a Marko Arnautovic, proprio la vecchia conoscenza del calcio italiano. Donnarumma battuto, pallone in gol, esultanza a zittire la tribuna. Dopo qualche interminabile secondo, l’arbitro si collega in cuffia con il VAR, poi alza il braccio. Fuorigioco, pericolo scampato. Questione di una decina di centimetr. Chissà se, in 25′, l’Italia avrebbe avuto la forza di ribaltare il match, chissà se sarebbe riuscita comunque a portare a casa il risultato. Per fortuna, è rimasto solo un periodo ipotetico.

3. Il salvataggio di Spinazzola su Lukaku

È il 60′ del quarto di finale tra Italia e Belgio. Gli Azzurri hanno fatto già vedere il meglio del loro repertorio, hanno giocato forse i migliori 45′ del torneo, andando sul 2-0 con i gol di Barella e Insigne. Il generoso rigore a fine primo tempo, però, ha un po’ ricalibrato gli equilibri, e l’Italia adesso soffre.

Il Belgio riesce a infilarsi in mezzo alla difesa dell’Italia, de Bruyne mette in mezzo per Lukaku. Il gigante dell’Inter arriva sul pallone, ma non lo colpisce benissimo. La porta, però, è vuota, e il pallone potrebbe tranquillamente entrare, se non fosse che sul suo cammino trova la schiena di Spinazzola. Pareggio evitato, un pareggio che a mezz’ora dal termine avrebbe potuto mettere davvero in difficoltà l’Italia.

4. Il rigore parato da Donnarumma a Morata

Siamo alle semifinali. L’Italia ha già superato indenne il primo errore, con Dani Olmo che ha tirato alto dopo l’incertezza di Locatelli. Siamo 3-2 per noi, serve un rigore sbagliato dalla Spagna per mandarci a tirare il rigore decisivo. E la parata arriva, con Donnarumma che indovina il lato sulla conclusione di Morata e mette nei piedi di Jorginho il pallone che vale la finale.

5. Il palo di Marcus Rashford su rigore

Forse, l’ultimo vero punto di svolta di questa avventura. E ancora una volta è stata davvero questione di centimetri. Dopo quattro rigori, l’Italia ha sbagliato con Belotti, l’Inghilterra mai. Quindi, siamo costretti a inseguire. Bonucci fa 2-2, ma Rashford ha sui piedi il pallone per il nuovo allungo dell’Inghilterra.

Con un gol, l’Inghilterra andrebbe sul 3-2, davvero a un soffio dal titolo, avrebbe tutta l’inerzia dalla sua parte. Rashford prende una rincorsa strana, che spiazza Donnarumma. Il pallone, però, si ferma sul palo, e poi finisce fuori. Qualche centimetro più in là, e sarebbe stato palo-gol, e forse per l’Italia non ci sarebbe stato niente da fare.

Il calcio è una questione di dettagli, di piccole cose. E quando quelle piccole cose vanno dalla tua parte è ancora più bello.