A breve prenderanno il via gli Europei di basket, appuntamento attesissimo da tutti gli appassionati della palla a spicchi. Ci sarà anche l’Italia, anche...

A breve prenderanno il via gli Europei di basket, appuntamento attesissimo da tutti gli appassionati della palla a spicchi.

Ci sarà anche l’Italia, anche se con tanti problemi: ma ci sarà in ogni caso da godersi tanto basket e tante partite che regaleranno emozioni e divertimento.

Andiamo a scoprire allora, con la nostra guida a Eurobasket 2017, i quattro gironi e tutte le 24 squadre partecipanti, i loro uomini più importanti e le loro ambizioni.

GRUPPO AGRUPPO BGRUPPO CGRUPPO D

La formula: quattro gironi da 6 squadre, passano agli ottavi di finale le prime quattro di ogni girone.

Dagli ottavi di finale in poi, tabellone a scontri diretti.

Gruppo A (Helsinki): Francia, Polonia, Grecia, Slovenia, Finlandia, Islanda

Il primo raggruppamento dell’Europeo itinerante è quello di Helsinki, con quattro squadre favorite per il passaggio del turno e due che probabilmente faranno da comprimarie.

Una delle favorite del gruppo A è sicuramente la Francia, nonostante le tantissime assenze che coach Collet dovrà fronteggiare. Il gruppo non è più quello storico, ma la Francia potrà puntare su un degno mix di esperienza e gioventù. Il trascinatore e l’uomo forte della squadra sarà sicuramente Boris Diaw, che in Europa ha sempre dimostrato di essere al top. Le chiavi della squadra saranno affidate al reparto piccoli, dove il talento abbonda: De Colo e Fournier su tutti, mentre in cabina di regia dovrebbero alternarsi Heurtel e Diot. Con Rudy Gobert la squadra sarebbe probabilmente stata mortifera, ma la sua assenza lascerà il posto da titolare a Lauvergne, meno affidabile.

Per la Polonia, l’obiettivo è quello di prendere l’ultimo posto utile per gli ottavi di finale, considerando i primi 3 appannaggio di Francia, Slovenia e Grecia. Per farlo, i polacchi dovranno fare a meno di Marcin Gortat, che, dopo aver portato sulle spalle la sua Nazionale per due lustri, non sarà presente. Il peso della squadra passerà a Mateusz Ponitka, prolifico realizzatore classe ’93: a lui il compito di guidare la squadra a vincere almeno le partite con Islanda e Finlandia per garantirsi il fatidico quarto posto nel girone.

La Grecia si presenta all’appuntamento continentale reduce dal caso Antetokounmpo: il fenomeno dei Bucks, infatti, ha rinunciato all’ultimo per un problema al ginocchio, e la sua assenza è diventata praticamente un caso diplomatico. I greci si affideranno a un gruppo storico, ma dal quale sono andati via elementi fondamentali quali Zizis e Spanoulis: tutto nelle mani di Calathes e, sotto canestro, di Printezis e Bourusis. Non sarà la Grecia di qualche anno fa, ma in queste manifestazioni gli ellenici sanno sempre cosa fare e saranno fastidiosi per tutti.

Una delle squadre più interessanti del torneo è la Slovenia, che si candida di prepotenza a un posto sul podio: alla regia di Goran Dragic (sarà invece assente il fratello Zoran) si aggiungerà l’abbagliante talento del diciottenne Luka Doncic, alla prima grande manifestazione internazionale della sua vita. Sotto canestro la Slovenia ha aggiunto il naturalizzato Anthony Randolph, che da qualche anno ha trovato la sua dimensione in Europa. E, oltre alle stelle, c’è tutto il gruppo solido, da Blazic, a Muric a Vidmar. Insomma, la Slovenia ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo.

Finlanda e Islanda, inserite in un girone di ferro, faranno tappezzeria, ma con grande entusiasmo e simpatia. La Finlandia giocherà in casa, accompagnata dal grande coinvolgimento del suo pubblico: l’uomo chiave sarà, ancora una volta, l’eterno Petteri Koponen, con l’altro frequentatore abituale di questi palcoscenici, Shawn Huff. Attenzione anche a Lauri Markkanen, centro classe 1997, 213 cm, settima scelta del draft NBA di qualche mese fa.

Infine, l’Islanda, che due anni fa fece impazzire tutti, e che quest’anno si presenta senza troppe pretese, ma con l’ambizione di provare a divertirsi. Il capo della banda sarà come sempre Jon Stefansson, ma l’idea è quella di mettere il gruppo davanti a tutto, in un sistema di gioco ampiamente collaudato, nonostante l’evidenze mancanza di centimetri. Occhio anche al giovane Tryggvi Hlinason, che ha fatto molto bene ai recenti Europei Under 20, e a Martin Hermannsson, uno dei pochi a giocare fuori dall’Islanda, buon realizzatore.

Leggi le preview degli altri gironi:

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