Uno dei più grandi dilemmi dell’uomo moderno, insieme a “Che facciamo a Capodanno” e “Che facciamo a Pasquetta” è la variante estiva: “Che facciamo a ferragosto?”
Al suono di questa terribile domanda, le coppie si scoppiano, le amicizie (e non solo) si frantumano, le famiglie si spaccano. Insomma, capire cosa fare a ferragosto, anche nel 2015, è ancora una di quelle cose che dividono l’umanità. Abbiamo cercato di venirvi incontro provando a darvi qualche idea, o forse semplicemente descrivendo quelli che saranno i vostri incubi peggiori in questa giornata che dovrebbe essere di festa. Ecco a voi i 5 modi in cui i delinquenti passeranno la giornata del 15 agosto.
1. Cafonaggine al mare o in piscina
Giustamente, fa caldo, e allora, stressati da 8 mesi trascorsi nell’inferno della città, bisogna cercare rifugio al mare. Dove, tragica scoperta della quale nessuno aveva misteriosamente tenuto conto (e ci mancherebbe, lo vedete due volte l’anno il mare) fa ancora più caldo che in città. E, in più, ci sono orde barbariche pronte a battagliare per ogni centimetro quadrato di quella maledetta spiaggia. Facile, anzi, facilissimo, che il giorno di Ferragosto trascorso al mare si trasformi in un’autentica battaglia per piantare l’ombrellone: quel lembo di sabbia sembra più affollato di un’area di rigore durante una rimessa in gioco con le mani di Rory Delap ai bei tempi dello Stoke City di Tony Pulis.
Il delinquente non demorde, e, anche sotto i 40 gradi e nel marasma generale, tira fuori un Super Santos, convinto che riuscirà a organizzare la partitella con gli amici o il sette si schiaccia in acqua. Entrambe le attività possono finire in tragedia, con setti nasali spaccati e piedi distrutti dalla sabbia bollente o dai rimasugli di bottiglie di vetro che si incastrano nella pianta. Stesso discorso per la piscina, dove però l’intento è quasi sempre quello di andare ad acchiappare, vista la maggiore tranquillità che dovrebbe esserci. E invece anche in piscina c’è il caos più totale, e l’unica cosa che si acchiappa sono le bestemmie tirate giù in quantità industriale.
Qualche temerario potrebbe anche proporre il mitologico falò notturno sulla spiaggia: mettetelo a tacere con la violenza più becera.
2. La gita al bosco o al lago
Del mare non ne volete sapere, oppure abitate talmente lontano dagli specchi d’acqua che arrivarci sarebbe simile all’Odissea. E allora non resta che correre al discount più vicino, radunare una trentina di amici o presunti tali, e spendere qualche migliaia di euro in birre di discutibile qualità e in carne da far finire su una griglia improvvisata in un bosco della zona frequentato solamente da animali e creature mitologiche. Ma che il giorno di Ferragosto si riempie di un numero imprecisato di balordi, proprio come voi.
Ovviamente nessuno avrà pensato, provvidenzialmente, di dare un’occhiata alle previsioni del tempo. Tempo che, proprio in quella giornata, deciderà di scaricare nell’angolo di mondo un rovescio d’acqua di proporzioni bibliche. Quando, intorno alle 18, riuscirete ad accendere il fuoco per mettere a cuocere i 50 kg di salsiccia acquistati, nessuno avrà posto nello stomaco, occupato già in tutto il suo volume dalle birre. Il tutto sarà allietato dal simpaticone di turno con la chitarra, che ha iniziato alle 7 del mattino con Lucio Battisti e alle 19 sta ancora stuprando tutto il repertorio della musica leggera italiana e internazionale.
3. Il ristorante
Niente bosco, niente mare, niente rotture di scatole. Ormai sono lontani i tempi delle avventure ferragostane in mezzo al caos, o addirittura del falò in spiaggia per cercare di infilare la lingua in quante più cavità orali possibili. Adesso che la vita è diventata difficile, i giorni di festa devono essere vissuti con meno stress possibile, nel massimo comfort e relax. Per cui, dopo aver passato 2 settimane scambiandovi sull’apposito gruppo Whatsapp tutte le recensioni TripAdvisor possibili immaginabili, dal ristorante di lusso 5 stelle alla trattoria zozzona con le tovaglie a scacchi bianchi e rossi, trovate un accordo paragonabile a quello sul nucleare iraniano e identificate un agriturismo che mette insieme tutte le diverse esigenze.
E, naturalmente, quel giorno anche in quel tranquillo agriturismo sperso in mezzo al nulla, c’è un caos che era difficile immaginare. L’antipasto arriva dopo mezzora, poi vi portano il secondo dimenticandosi il primo, il vino sa di aceto, il cameriere è ubriaco e il conto, che invece arriva entro 15 secondi da quando lo avete richiesto, si avvicina ai numeri della manovra di salvataggio della Grecia.
4. La casa dell’amico
L’extrema ratio rerum, la soluzione nei minuti di recupero che salva una giornata che sembrava oramai destinata ad andare a rotoli, il gol del portiere in mischia al 97′ che risolve tutto. Dopo giorni e giorni di consultazioni frenetiche e infruttuose, dopo proposte che spaziavano dallo “stiamo ognuno a casa sua” ad “andiamo a fare weekend a Bratislava”, quando tutto sembrava destinato a finire nel nulla, un prode, un eroe, un irresponsabile pronuncia la fatidica frase, quella che tutti avremmo voluto sentire: “Ragazzi, venite da me, ho casa libera”. Un errore di cui si pentirà a breve.
Nel giro di mezza giornata, a casa del povero derelitto giungeranno intere compagnie di sconosciuti, dopo che la voce della festa molesta si è sparsa nel raggio di 50 km. Il poveruomo finirà con la casa invasa di gente dedita alle pratiche messe in atto già dai barbari ai tempi delle invasioni, e dovrà subire lo smacco di assistere a un numero imprecisato di accoppiamenti selvaggi in ogni anfratto della sua casa. Ovviamente, quando sarà il momento di pulire tutto lo schifo rimasto, spariranno tutti con un ringraziamento e una stretta di mano e il padrone di casa avrà solo due alternative: chiamare un esorcista o dare direttamente fuoco alla casa.
5. Guardare lo sport in tv
Sticazzi del Ferragosto. Premier League, Bundesliga, campionati putridi vari ed eventuali. Chi ha bisogno della vita sociale quando il divano offre possibilità sconfinate del genere? Mentre il resto del mondo sarà impegnato a sorbirsi l’ennesimo attacco di “Le bionde trecce gli occhi azzurri e poi”, a spalmarsi la crema solare e a litigare con il vicino di ombrellone, il vero delinquente sarà spalmato sul divano con una cassa di birre ghiacciate e il telecomando in mano. Per quale motivo andare a cercarsi grane in spiaggia quando possiamo gustarci un perentorio Southampton-Everton alle 13.45? Perchè ridursi in condizioni ignominiose quando possiamo restare al fresco del condizionatore gustandoci le prodezze di un meraviglioso Mainz-Ingolstadt?
Ok, probabilmente siamo malati e dovremmo farci curare. Ma a noi piace così.