Diario Mundial – Day 7
Brasile 2014 Giugno 19, 2014 delinquentidelpallone 0
- Iniziamo subito col dire che abbiamo rischiato di raccontarvi l’ultimo Diario Mundial: questa è stata la giornata in cui la rassegna ha rischiato di essere sospesa per eccesso di delinquenza.
- Abbiamo definitivamente appurato che se non ci si veste da ebeti, non ti lasciano entrare agli stadi in Brasile. Ne prendiamo atto.
- Nigel De Jong ci ha messo novanta secondi novanta per mettere le cose in chiaro e rifilare il primo pestone ad un avversario. Poi però ha fatto una partita assolutamente fantastica. Sempre nella zona delle operazioni, sempre a buttare il cuore oltre l’ostacolo, sempre presente quando c’era da spezzare la manovra avversaria (e non solo quella in verità). Ecco perchè, al di là di tutto, è uno dei padroni del nostro cuore.
- Ci dispiace lasciare per strada uno come Tim Cahill: d’altronde oggi ha solo rischiato di mandare Bruno Martins Indi al creatore e ha provato a far innervosire De Jong. Ci vuole del fegato. Ah, a margine, ha anche fatto un gol della Madonna.
- Prima della partita, siamo entrati in possesso di un video girato dai minatori cileni rimasti intrappolati 69 giorni sotto terra e che caricavano la squadra in vista dei Mondiali. Il sunto del video è che per un cileno nulla è impossibile. Ecco, se ha fomentato così tanto noi, non osiamo immaginare l’innalzamento del tasso di delinquenza in patria.
- E comunque, La Roja es Nuestra. Adios, Espana.
- Il Cile può vantare l’onore di schierare, in mezzo a quella manica di delinquenti consumati, anche uno che manifesta sin dal nome le sue intenzioni, o quella che può essere tranquillamente inteso come un’esortazione o un caldo invito. Si, ci siamo innamorati di Eugenio Mena.
- Oltre al barbiere di Vidal e Medel, un altro dei delinquenti ancora a piede libero in Cile è l’omino che ha montato il piede destro a sinistra e viceversa a Mauricio Isla. Speriamo per lui che la tranvata ricevuta da Xabi Alonso abbia rimesso le cose a posto.
- I giocatori cileni, una volta passati in vantaggio, hanno spazzato talmente tante volte il pallone che a un certo punto abbiamo chiuso gli occhi e immaginato di essere al Britannia Stadium.
- Alexandre Song si è reso protagonista del gesto più clamorosamente delinquenziale del Mondiale finora, e, per quanto possiamo essere ottimisti, fatichiamo a credere che verrà superato da qualcosa. E se verrà superato da qualcosa, vorrà dire che come minimo avremo assistito alla prima sparatoria della storia dei Mondiali di calcio.
- Gesto che è apparso vieppiù eclatante soprattutto perchè apparso completamente immotivato. Ma voi davvero potreste mettere la mano sul cuore e giurare che Mandzukic -uno che entrerebbe sottopelle a cacare il cazzo pure al Mahatma Gandhi- non abbia insultato uno ad uno tutti i 26 fratelli di Song? (Si, ha davvero 26 fratelli quello là)
- Per mettersi le mani addosso tra compagni in mondovisione, bisogna essere criminali veri. Assou Ekotto e Moukandjo ci sono riusciti, e ieri non ci siamo fatti mancare nemmeno questo. Meraviglia.
- In conclusione, se i giocatori del Camerun invece dei premi partita avessero chiesto i premi delinquenza, a questo punto sarebbero tutti milionari.[poll id=”4″]
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