La nostra serata inizia così, con gli amici che vanno a ballare, a bere, a fare serate e tu che devi spiegare che torni...

La nostra serata inizia così, con gli amici che vanno a ballare, a bere, a fare serate e tu che devi spiegare che torni a casa a vedere Messico-Bolivia.

Nel Messico gioca Corona: con nostra somma delusione scopriamo che non è Re Giorgio e non indossa il pantaloncino arrotolato a metà coscia.

La difesa della Bolivia infonde la stessa sicurezza che si potrebbe avere ricevendo un invito a fare merenda da Pietro Pacciani.

Il boliviano Chumachero è la copia vivente di Bastian Schweinsteiger.

I centrocampisti boliviani potrebbero pure restare a casa. L’unico schema è la ricerca della capoccia di Marcelo Moreno Martins con il lancio lungo dal portiere o dalla difesa.

Il Piojo Herrera, in una giacca tre taglie più grandi di lui, ha portato in Cile una Nazionale sperimentale. Ma in mezzo alla difesa c’è sempre e comunque el Gran Capitan Rafa Marquez. La Costituzione del Messico fa espresso divieto di affrontare una competizione internazionale senza di lui.

Vuoso, con quel faccino pulito da chi cammina per strada mangiando una mela coi libri di scuola, è uno di quelli che pensavamo potesse far capitare qualche guaio.

Marcelo Moreno Martins, di professione arrogante, si fa valere anche a centrocampo.

All’intervallo, guardando l’orologio, riflettiamo sul fatto che per guardare Messico-Colombia in piena notte bisogna proprio essere innamorati di questo sport. Qualcuno è pure d’accordo con noi.

Piccolo ritardo, c’è un buco nella rete. Fossimo in loro non ci preoccuperemmo più di tanto, l’ipotesi di un gol è abbastanza remota.

Marcelo Moreno Martins è quel vostro amico che, a calcetto, appena prende la palla, TIRA. E vi dovete pure stare zitti.

Il Piojo Herrara, dopo un’ora senza risultati, butta dentro Raul Jimenez per alzare il tasso di delinquenza.

Al minuto 70 entra in campo Pablo Escobar. No, non stiamo scherzando. Veramente. Ha 37 anni, viene dal Paraguay (ha ricevuto minacce di morte per la sua scelta di giocare con la Bolivia) ed ha un nasino delicatissimo. E delinque.
Al minuto 78 il Piojo Herrera chiede, con i modi gentili a lui consoni, un calcio di rigore per i suoi.

Nel finale, il Messico sfiora il gol 7 volte in un’azione e sul contropiede la Bolivia rischia addirittura di segnare in contropiede. Sarebbe stata la sfangata perfetta.

Pablo Escobar decide di dare un senso alla sua partita e ci fa sobbalzare sul divano

Sono le 3.30. Messico-Bolivia finisce con un tristissimo 0-0, noi ci interroghiamo sul senso di tutto ciò, su cosa ci spinga a fare notte per vedere le gesta di personaggi dal dubbio valore tecnico e morale. Ci mettiamo a letto e la risposta ce la diamo da soli, perchè già non vediamo l’ora che arrivi domani per vedere Uruguay-Giamaica e Argentina-Paraguay.