Negli ultimi anni, e più in particolare con l’accelerata arrivata negli ultimi mesi, abbiamo imparato a conoscere il calcio cinese, e soprattutto siamo venuti...

Negli ultimi anni, e più in particolare con l’accelerata arrivata negli ultimi mesi, abbiamo imparato a conoscere il calcio cinese, e soprattutto siamo venuti a contatto con l’incredibile potenza di fuoco monetaria del calcio a quelle latitudini.

L’ultimo ad essere stato attirato in Cina dalle allettanti proposte economiche delle squadre della Chinese Super League è un allenatore, il nostro Fabio Capello.

Ma, a quanto pare, la pacchia potrebbe essere finita, almeno per i super ingaggi per i calciatori stranieri.

Il calciomercato cinese aprirà i battenti lunedì prossimo, ma sembra proprio che non ci saranno più proposte pazze e scatenate per portare in Cina campioni o anche solo onesti mestieranti.

Infatti la Federazione cinese ha deciso che le squadre che vorranno comprare calciatori stranieri e che spenderanno più di 45 milioni di yuan (6 milioni di euro) dovranno pagare una tassa dello stesso valore: i soldi raccolti in questo modo andranno a finanziare la crescita e la cura dei vivai nazionali, vero punto debole finora nello sviluppo e nella crescita del calcio cinese.

Per esempio, quindi, se una squadra dovesse decidere di comprare ora un giocatore dall’Europa, pagandone il cartellino 50 milioni di euro, dovrebbe versare altri 50 milioni di euro in questo fondo di nuova creazione.

Va detto che una regola simile è stata creata anche per gli acquisti nel mercato interno, fissata al valore di 2,6 milioni di euro.

Insomma, una piccola rivoluzione per un calcio, quello cinese, che continua a darsi obiettivi ambiziosi ma che fatica a decollare senza cospicui investimenti di denaro in campioni e allenatori stranieri: vedremo se questa nuova regola potrà dare una spinta ulteriore a tutto il movimento.