Con i 99 milioni spesi in queste prime settimane di mercato – teorici, visto che per alcune operazioni si parla di riscatti futuri, bene...

Con i 99 milioni spesi in queste prime settimane di mercato – teorici, visto che per alcune operazioni si parla di riscatti futuri, bene ricordarlo – il Milan si è issato di prepotenza in cima alle cronache.

Fassone e Mirabelli si sono lanciati nel mercato portando a casa più di qualche tassello per ricostruire il Milan e dare a Montella una squadra competitiva e ben strutturata in vista della prossima stagione.

Ma il colpo principale, ad oggi, è l’ultimo: la firma dell’uomo d’area di rigore che Vincenzo Montella tanto voleva, una sorta di benservito a Carlos Bacca che ora dovrebbe quindi cercare nuove strade.

Ieri sera i rossoneri hanno annunciato ufficialmente André Silva, l’attaccante portoghese che un po’ a sorpresa ha scalato nelle gerarchie i vari Belotti, Diego Costa, Aubameyang (ma quanto c’era di vero?).

Ma chi è André Silva? Cosa potrà dare al Milan, e cosa dobbiamo aspettarci da lui, che arriva con la benedizione importante di Cristiano Ronaldo e con il biglietto da visita di una buona stagione al Porto, sebbene nelle due sfide contro la Juventus in Champions League non abbia lasciato certo il segno, anche perché furono due partite molto complicate per la squadra di Espirito Santo.

22 anni, 185 centimetri, 72 chilogrammi: questo è André Silva, ma in effetti è molto di più. Il portoghese riassume un po’ l’identikit dell’attaccante moderno che ha seguito l’evoluzione del gioco, rendendo difficile fare paragoni con altri giocatori e allontanando gli stereotipi dei ruoli tradizionali.

Fino a qualche anno fa veniva accostato spesso addirittura a Deco, fantasista vecchio stile, perché giocava più lontano dalla porta e più vicino al centrocampo. Negli ultimi anni si è avvicinato di più all’area avversaria, fino a limare i suoi difetti e diventare un vero e proprio rapace d’area, ma che riesce comunque a muoversi parecchio, a non rimanere fermo ad aspettare il pallone buono da spingere in porta.

Una delle caratteristiche migliori di André Silva, infatti, è la sua capacità di attaccare la profondità, insieme a un senso della posizione che gli consente molte volte di arrivare per primo sul pallone, anche quando si tratta di colpirlo di testa: in questo modo, pur non essendo un gigante, riesce a farsi valere anche nel gioco aereo.

21 i gol segnati al Porto nella sua prima stagione da titolare a tutti gli effetti, a cui vanno aggiunti 8 assist per i compagni, indice del fatto che, pur non tornando sempre volentieri a coprire la squadra e a fare il lavoro sporco, riesce a trovare molte volte il compagno libero e a metterlo in condizione di segnare.

Una buona tecnica di base gli consente di destreggiarsi al meglio anche negli spazi stretti. Al Porto, quest’anno, ha giocato quasi sempre come prima punta nel 4-3-3, lo stesso schema in cui dovrebbe inserirsi nel Milan di Montella.

Presenze e statistiche di André Silva nella stagione 2016/17 – Fonte Whoscored.com

Insomma, non è facile dire chi é André Silva e soprattutto chi sarà: come sempre, ogni squadra ha una sua alchimia, e ogni squadra aiuta i calciatori a inserirsi al meglio in un determinato sistema di gioco.

Il Milan potrebbe anche affiancargli un’altra punta (Kalinic?) e utilizzare il portoghese anche come seconda punta: solo il tempo ci dirà se i soldi spesi dai rossoneri per arrivare ad André Silva saranno stati una spesa saggia.

Valerio Nicastro
twitter: @valerionicastro