Ajax: il Futuro è adesso
Storie di calcio Aprile 26, 2017 delinquentidelpallone
Il complesso sportivo che ospita le giovanili dell’Ajax, alla periferia di Amsterdam, ha un nome programmatico: De Toekomst, che, tradotto, significa “il Futuro“.
E non c’è niente di più vero. Non è solo un nome azzeccato: è un vero e proprio manifesto ideologico, un modo di intendere il calcio, ma anche la vita.
Perché, da quelle parti, l’accademia giovanile dell’Ajax non forma solo calciatori, ma anche uomini.
E basta ricordarsi quali siano i nomi dei calciatori usciti da quell’accademia, diventati grandi con la maglia dei Lancieri, per capire quanto di vero ci sia in queste parole.
Molti dei grandi nomi usciti dal vivaio dell’Ajax hanno fatto la storia del calcio europeo e mondiale: Marco Van Basten, Dennis Bergkamp, Marc Overmars, Clarence Seedorf ed Edgar Davids, oppure Edwin Van der Sar o i gemelli De Boer, o, per arrivare ad epoche più recenti, i vari Van der Vaart, Sneijder, Huntelaar e via dicendo.
Tutti, o quasi tutti, esempi di lealtà e correttezza, di professionalità e di impegno: valori che al De Toekomst vengono insegnati prima ancora di quelli tecnici.
La tradizione del vivaio più famoso d’Olanda è cominciata con un uomo, lo stesso che ha lanciato la rivoluzione del calcio totale: il profeta, Rinus Michels. Un uomo avanti di diversi anni, che sembrava aver capito in anticipo la strada da intraprendere per far diventare grande, grandissimo, il suo Ajax.
Fu lui a introdurre le novità che cambiarono per sempre il settore giovanile dell’Ajax, dai ritiri alle sedute infinite di tattica, dalle regole di comportamento a quelle di selezione. Perché, da sempre, nel vivaio dell’Ajax non ci si fanno problemi: se un ragazzo non è adeguato, viene salutato e mandato via. Senza crudeltà, ma nemmeno senza finto pietismo.
I frutti di questo lavoro sono arrivati fino ad oggi: con l’Ajax che tornerà a giocare una semifinale di una Coppa Europea a 20 anni di distanza. L’ultima volta fu la semifinale di Champions League del 1997. E se i Lancieri, da quel momento, si sono un po’ eclissati dall’elite europea, la colpa non è di certo la loro. Come detto, i campioni prodotti dalle sue giovanili sono andati a vincere altrove, e, soprattutto, le big europee hanno avuto a disposizione portafogli gonfi di soldi da spendere.
Quello che ha fatto, l’Ajax lo ha fatto sempre rimanendo fedele alla sua filosofia: i campioni si costruiscono in casa, e poi, quando è il momento, da buona industria vera e propria, si vendono, a peso d’oro. E poi ricomincia la giostra.
Oggi però, l’Ajax di Peter Bosz è tornato competitivo anche in Europa. E, naturalmente, lo ha fatto con una generazione di talenti di tutto rispetto. Andiamo a conoscere, brevemente, i migliori giovani dell’Ajax, quelli che, con tutta probabilità, vedremo a breve con le maglie delle big europee.
Kasper Dolberg – 19 anni – attaccante
Forse il gioiello più brillante dell’Ajax, quello che spiccherà il volo per primo, a breve. 14 gol in 27 partite di Eredivisie, 4 in Europa League.
Un attaccante che sta dimostrandosi letale, ma anche dotato di buona tecnica. Deve migliorare un po’ il suo contributo alla manovra della squadra, ma, dovendo ancora compiere 20 anni, ha tutto il tempo per crescere ancora. All’Ajax o altrove.
Matthijs de Ligt – 17 anni – difensore
Difensore elegante, un centrale completo che, dal momento che è in grado di utilizzare indipendentemente entrambi i piedi, può giocare sia da centrale destro che sinistro.
Stilisticamente perfetto, ha sempre guidato con grande sicurezza la difesa delle squadre giovanili in cui ha militato. E da quest’anno ha cominciato ad affacciarsi anche in prima squadra.
Davy Klaassen – 24 anni – centrocampista
Per gli standard dell’Ajax, il capitano è quasi vecchio, a 24 anni. Il centrocampista centrale, che può giocare anche più avanti, è uno dei pezzi pregiati della squadra olandese, e quasi sicuramente sarà uno di quelli che animeranno il mercato della prossima stagione.
Su di lui, infatti, si diceva ci fosse anche il Napoli. Di lui, il compianto Johan Cruijff disse: “È uno dei centrocampisti perfetti che ci sono nel mondo. E nel mondo ce ne sono tre: Xavi, Kroos e, appunto, Klaassen“. Ecco, appunto.
Daley Sinkgraven – 21 anni – centrocampista
Non è un prodotto del vivaio dell’Ajax in senso stretto, essendo arrivato dall’Herenveen, ma vista la sua giovane età possiamo a buon diritto inserirlo in questa lista.
Daley Sinkgraven, 21 anni, esterno sinistro che può giocare avanti o dietro, viste le sue qualità in fase di spinta, ma che può anche accentrarsi. Il suo mancino è quasi sempre in grado di creare pericoli: deve lavorare sulla continuità di rendimento.
Justin Kluivert – 17 anni – attaccante
Il figlio del grande Patrick ha cominciato a trovare spazio in questa stagione. 17 anni, può giocare indifferentemente esterno a destra o a sinistra, dove può far valere la sua velocità e la sua abilità nel dribbling.
Frenkie de Jong – 19 anni – centrocampista
Può giocare in diverse posizioni: mezzala, centrocampista centrale o anche trequartista. Una duttilità che potrebbe diventare la sua fortuna, o anche la sua condanna, nella peggiore delle ipotesi.
Dotato di buona tecnica e di buona visione di gioco, è un giocatore con caratteristiche prevalentemente offensive, e deve forse lavorare per diventare un po’ più completo per poter fare il grande salto.
Abdelhak Nouri – 20 anni – centrocampista
20 anni, centrocampista centrale. Quest’anno ha cominciato ad avere un po’ più di spazio in prima squadra, con qualche presenza, principalmente da sostituto, in Eredivisie, e due da titolare in Europa League.
Nato come un 10 classico, ruolo che però sta sempre più scomparendo, ha imparato a fare un passo indietro e a giocare da regista arretrato o da esterno d’attacco, in alcuni casi. In qualsiasi momento, da Nouri potete aspettarvi una giocata risolutiva. Il fisico non troppo prestante lo penalizza, ma è qualcosa sul quale si può tranquillamente lavorare.
Hakim Ziyech – 24 anni – centrocampista
Trequartista, o esterno offensivo, il marocchino quest’anno ha messo a segno 7 reti nelle 28 partite disputate in Eredivisie, oltre alle due segnate in Europa League.
Molto pericoloso, sia nelle conclusioni dalla lunga distanza, che sui calci piazzati, quest’anno ha trovato anche continuità realizzativa, per un calciatore del suo ruolo non sempre cosa scontata.
Andrè Onana – 21 anni – portiere
Anche in porta, l’Ajax riesce a esprimere giovani talenti. Il portiere camerunese si è imposto all’attenzione degli addetti ai lavori quest’anno, in cui è riuscito a strappare le chiavi della porta dei Lancieri al più esperto Cillessen.
Capace di grandi interventi, con i suoi riflessi, è ancora però esposto ad errori di sufficienza, a causa dell’inesperienza.
a cura di Valerio Nicastro (twitter: @valerionicastro)