Se ci seguite da parecchio (o se ci avete conosciuto di recente ma avete già capito di che pasta siamo fatti) saprete già che,...

Se ci seguite da parecchio (o se ci avete conosciuto di recente ma avete già capito di che pasta siamo fatti) saprete già che, in occasione dei grandi eventi del panorama calcistico, abbiamo il privilegio di ricevere dalla Uefa, dalla Fifa, dalla Lega Calcio o da chicchessia le vhs (si, siamo rimasti un po’ indietro, ma a noi piace così) delle partite più attese.

E, in extremis, siamo riusciti a mettere le mani anche sulla videocassetta di Portogallo-Francia che voi invece crederete di vedere in diretta tra poche ore da Saint-Denis. No, in realtà la partita si è già giocata e noi sappiamo anche come è andata a finire.

La partita comincia con la solita calma e serenità. Al momento dell’esecuzione degli inni nazionali, un raccattapalle prova a intrufolarsi nella foto di gruppo del Portogallo come durante la semifinale. Solo che a sto giro non c’è Cristiano Ronaldo pronto a dispensare selfie, ma Pepe che colpisce immediatamente il ragazzo con un cartone dritto sul mento, mandandolo al tappeto. Gli steward rimuovono il corpo del derelitto e si può serenamente procedere con il rituale del lancio della monetina.

Il lancio della monetina, dicevamo. Siccome l’arbitro della gara è il nostro idolo Mark Clattenburg, le cose si mettono immediatamente male. L’arbitro inglese decide di non lanciarla, sceglie lui a chi affidare palla e campo. Perché lui può, e non si scherza per nulla.

Le squadre cominciano contratte. Il Portogallo attende la Francia, i Bleus hanno una paura matta di prendere gol in contropiede. Per questo i primi 15 minuti sono solamente randellate tattiche, calcioni di benvenuto e tibie che volano per aria. Ovviamente, per nessun motivo al mondo Clattenburg si sente autorizzato a tirare fuori il giallo, nemmeno quando Willy Carvalho rade al suolo Pogba con un calcione in pieno petto. Tutto tranquillo, si giuochi.

Al 20′ del primo tempo, però, anche Clattenburg è costretto a destarsi. Griezmann lanciato a rete da una palla improvvidamente persa da Nani, che stava provando un doppio passo al limite della sua area di rigore: Pepe interviene a tenaglia strappando maglia, pantaloncini, capelli e un pezzo di fegato all’attaccante dell’Atletico Madrid. Calcio di rigore, espulsione e Pepe che corre immediatamente in tribuna a cercare di trovare un modo per far rapire i familiari del direttore di gara inglese.

Sul dischetto si presenta lo stesso Petit Diable: solo che il maxischermo inquadra Pepe che sta mostrando una foto della famiglia del giocatore francese, che preferisce tirare il pallone in fallo laterale per salvaguardare l’integrità del proprio nucleo familiare. Dopo un’altra ventina di calcioni, Clattenburg estrae il secondo giallo: all’indirizzo delle timidissime proteste di Bacary Sagna che chiedeva spiegazioni su un fallo laterale non concesso ai Bleus. Per il resto calcioni e delinquentate varie restano impunite.

Si va al riposo sullo 0-0, con il Portogallo in 10 che resiste strenuamente e la Francia che non è mai stata pericolosa. Unica cosa offensiva della gara, la pettinatura di Paul Pogba, che si è presentato con un Matisse dipinto sulla capoccia.

La ripresa comincia immediatamente con un colpo di scena: Umtiti colpisce Cristiano Ronaldo con una gomitata in pieno volto, Clattenburg OVVIAMENTE non vede, l’asso portoghese impazzisce e entra in tackle sull’arbitro, guadagnandosi immediatamente tutta la nostra stima. Cartellino rosso, Clattenburg non può proseguire la partita. Dagli spalti si alza il signor Carmine Russo di Nola che sostituisce il fischietto inglese e permette di portare a termine la partita.

Al cambio di arbitro segue ovviamente anche un cambio di metro. Le ammonizioni si sprecano, e persino Deschamps riesce a rimediare un giallo. Il Portogallo in nove sembra solamente aspettare i rigori. Tra l’85’ e l’87’ i francesi colpiscono tre pali: Papa Francesco viene svegliato di soprassalto nel cuore della notte dall’intensificarsi di ingiurie provenienti dalla zona di Saint-Denis.

Sull’ultimo cambio di fronte, però, all’ultimo dei 7 minuti di recupero concessi da Russo di Nola, la Francia perde palla a centrocampo. La sfera arriva sui piedi di Ricardo Quaresma che, dai 40 metri, si inventa una trivela dall’effetto improponibile. Palla all’incrocio, Lloris battuto e partita che finisce così. Trionfo portoghese, Pepe abbraccia i figli di Griezmann e li lascia liberi di continuare la loro gaia fanciullezza, bus celebrativo della Francia ritrovato carbonizzato in fondo alla Senna.

Si, secondo noi andrà a finire esattamente così.