Domani la Juventus è chiamata a una sfida difficile, al limite dell’impossibile: vincere (o pareggiare dal 3-3 in su) in casa del Bayern Monaco...

Domani la Juventus è chiamata a una sfida difficile, al limite dell’impossibile: vincere (o pareggiare dal 3-3 in su) in casa del Bayern Monaco per superare gli ottavi di finale di Champions League e lanciarsi nell’inseguimento a quella coppa che l’anno scorso sfuggì ai bianconeri solo all’ultimo atto.

Abbiamo provato, come sempre tra realtà, fantasia e fantascienza, tra il serio e il faceto a mettere insieme 5 modi in cui i bianconeri potrebbero superare indenni la partita con il Bayern.

1. Sperare che Guardiola sbagli la formazione

Che Pep Guardiola disegni le proprie formazioni sorteggiando a casaccio tra i propri giocatori è cosa che dovrebbe oramai essere nota ai più. Da qualche tempo, per rendere ancora più divertenti le cose, visto che il suo Bayern stava vincendo troppo facilmente, soprattutto in Bundesliga, il tecnico spagnolo ha deciso di estrarre a casaccio anche il modulo da utilizzare e le posizioni in cui schierare i propri giocatori.

Per cui la Juventus potrebbe per prima cosa sperare in un consistente aiuto della sorte e sperare che i bigliettini gli diano una mano. Lewandowski messo in porta, Neuer piazzato a fare il centravanti e Alaba messo a fare il raccattapalle: un ragazzino della Primavera e un magazziniere d’altronde sono stati estratti a sorte per giocare sulle due fasce.

2. Puntare tutto sulla delinquenza

Ok, lo sappiamo. Voi che siete fedeli appassionati del nostro modo di vedere e vivere il calcio vorreste che questo fosse l’unico metodo ufficiale per risolvere partite, controversie, la vita intera. Eppure, purtroppo, non tutto il mondo ancora è convinto della bontà dei metodi delinquenziali per portare a casa il risultato. Il Bayern, pur essendo la massima espressione del calcio teutonico, è squadra femmina. Mettere Marione Mandzukic (sempre se recupera per tempo, santiddio) a pressare come un ossesso sui difensori bavaresi, facendo volare più di qualche calcione.

Infarcire il centrocampo di guerrieri e mazzolatori (in tal senso l’ipotesi migliore sarebbe Sturaro-Lemina-Pereyra, i 3 nei quali intravediamo le potenzialità maggiori), randellare senza sosta con Bonucci e Cicciobarzagli, cercare di provocare una rissa a ogni respiro. In un clima da battaglia le partite finiscono sempre in risultati imprevedibili. Chiedere all’Atletico di Simeone che, per questione di minuti, con la delinquenza ci stava vincendo una Champions League.

3. Cercare di sfangarla in maniera putrida

Certo, questa è probabilmente anche l’unica maniera in cui si possa cercare di uscire indenni dalla Allianz Arena. E magari Max Allegri sulla sua lavagna ha scritto solo, a caratteri cubitali, “SFANGHIAMOLA”. Noi però abbiamo il dovere etico e morale di spiegarvi per filo e per segno come dovrebbe svilupparsi il piano partita della Juventus per portare a casa il risultato (e soprattutto la pellaccia).

Il Bayern attaccherà dal primo minuto, perchè Guardiola, ne siamo certi, non accetterà mai di aspettare gli avversari e punirli in contropiede, cosa che il risultato dell’andata suggerirebbe a ogni allenatore dotato di senno e razionalità. Il Bayern partirà all’attacco e la Juventus dovrebbe cercare di resistere in tutti i modi contemplati dal manuale del piccolo sfangatore. 10-15 miracoli di Buffon, tre gol annullati, quattro legni, Barzagli che salva in almeno cinque occasioni la porta bianconera in maniera incomprensibile e inspiegabile dalle normali leggi della fisica. E poi, al 97′, su un lancione dalla difesa, il contropiede che garantisce la qualificazione. Così si sfanga solo in Paradiso, signori.

4. Puntare sull’effetto sorpresa

L’effetto sorpresa potrebbe essere un’altra grande strategia per sbancare l’Allianz Arena in maniera invereconda e storica. Allegri potrebbe presentarsi in Germania sbandierando ai quattro venti il suo disinteresse per la partita, preparando un massiccio turnover (magari mettendo Rubinho in porta, perchè Rubinho è in lista Champions, VERO?) e fingendo di essere realmente interessato solo al campionato.

Formazione d’emergenza, chiavi dell’attacco affidate a Simone Zaza, Simone Padoin capitano e leader emotivo in campo. Il Bayern, a quel punto, prenderà l’impegno sottogamba e giocherà sottotono, con fare annoiato. E sarà quello il momento in cui, con la partita tristemente addormentata, Allegri butterà dentro Dybala, Pogba e Mandzukic e colpirà a sorpresa, quando Guardiola penserà ormai di avere la qualificazione in mano senza nemmeno sudare. Piccola controindicazione: se il Bayern non casca nel trappolone, finisce 10-0. Il primo tempo.

5. Sperare nell’imponderabile

E poi si può sperare in qualche fenomeno paranormale che possa intervenire per deviare il corso degli eventi manco fosse un pallone da buttare in corner. L’errore in distinta (tipo quello che fecero al Real Madrid ai tempi di Benitez con il giocatore squalificato, ricordate?), l’intossicazione alimentare di tutta la rosa del Bayern per colpa del piccante del kebab di Benatia, la lite tra Vidal e Ribery che degenera in rissa collettiva che fa esplodere lo spogliatoio del Bayern, il custode dell’Allianz Arena che si dimentica che mercoledì è giorno di gara e lascia tutti fuori, facendo perdere la partita a tavolino.

E, ancora, l’invasione di campo di un folle tipo Cavallo Pazzo che colpisce Buffon come Dida al Celtic Park, facendo fermare immediatamente la partita. L’invasione degli alieni di Space Jam che rubano il talento ai fenomeni del Bayern. L’esonero di  Guardiola e l’arrivo di Nedo Sonetti in mattinata sulla panchina bavarese. Tutte queste ipotesi porterebbero a una facile e agevole qualificazione della Juventus.

Oppure, in fondo, scherzi a parte, alla fine alla squadra di Allegri basterebbe anche solo giocarsela a viso aperto, senza paura. I mostri non sono così pericolosi, se non nella tua testa, tutto sommato. In bocca al lupo, Juve!